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Nelle prime settimane della stagione, DK Metcalf si è distinto come uno dei migliori ricevitori della NFL, arrivando a occupare il terzo posto per yard ricevute. Metcalf ha registrato tre partite consecutive con oltre 100 yard tra la seconda e la quarta settimana, un record assoluto per la storia della sua franchigia, e ha sfiorato le 100 yard anche prima di subire un infortunio al ginocchio contro Atlanta. Da quando è tornato in campo, il ricevitore Pro-Bowl ha mantenuto buoni numeri, con 19 ricezioni per 244 yard nelle ultime quattro partite, restando in corsa per la sua quarta stagione da 1.000 yard negli ultimi cinque anni. Tuttavia, nelle ultime settimane è stato Jaxon Smith-Njigba, al suo secondo anno, a guidare il reparto ricevitori con numeri impressionanti.
Smith-Njigba, scelta al primo turno nel 2023, ha dominato con sei partite consecutive come miglior ricevitore della squadra, un periodo in cui ha totalizzato 38 ricezioni per 592 yard e quattro touchdown. È salito così al sesto posto nella classifica NFL con 911 yard ricevute. Gran parte del merito va alle sue abilità naturali – come dimostrato dalle 180 yard e due touchdown messi a segno in assenza di Metcalf – ma è innegabile che la presenza in campo di Metcalf abbia creato spazi e opportunità per gli altri ricevitori, Smith-Njigba incluso. Le difese avversarie, preoccupate dalla combinazione di velocità, stazza e fisicità di Metcalf, sono costrette a raddoppiarlo, aprendo varchi per il resto dell’attacco.
Geno Smith, quarterback dei Seahawks, ha spiegato come questa dinamica fosse prevedibile: “Quando DK è arrivato come rookie, gli dissi che se le difese non avessero raddoppiato su di lui, non avrebbe espresso il suo massimo potenziale. Nessun avversario lo lascia mai in uno-contro-uno, e questo crea opportunità per gli altri. Lui è un giocatore altruista, felice di aiutare la squadra in ogni modo possibile, che sia bloccando o attirando l’attenzione su di sé.” Questo altruismo si vede anche nella sua abilità di blocco, un aspetto spesso trascurato dai ricevitori. Metcalf, influenzato dalla carriera del padre come guardia offensiva nei Bears, è un bloccante fisico e determinato, un tratto che lo distingue dai suoi pari nella lega.
L’head coach dei Seahawks, Mike Macdonald, ha elogiato Metcalf per il suo spirito competitivo e per il ruolo fondamentale che svolge, anche quando non riceve la palla: “Se le difese vogliono raddoppiarlo, dobbiamo essere creativi per coinvolgerlo, ma il suo impatto si fa sentire comunque. DK non si tira mai indietro e mette pressione agli avversari con la sua fisicità.” Anche Abraham Lucas, uno dei lineman più aggressivi di Seattle, ha riconosciuto l’influenza della linea offensiva nello stile di gioco di Metcalf, dichiarando: “Ha una mentalità feroce e un atteggiamento che non ammette compromessi. Se giocasse in linea, sarebbe incredibile.”
Metcalf stesso ha ribadito che l’attenzione costante delle difese è una testimonianza del rispetto guadagnato nella sua carriera. “Lo prendo come un segno di rispetto. Che io stia bloccando o facendo da esca, il mio lavoro rimane lo stesso. L’importante è vincere. I numeri contano fino a un certo punto: se vinciamo, restiamo rilevanti e quello è ciò che davvero importa.” Con un sorriso, ha concluso sottolineando il suo lato più aggressivo: “Quando non ricevo, mi concentro sul bloccare al massimo, cercando di schiacciare i difensori a terra come se fossi un lineman.”
